L’esponente del gruppo Verdi, Bonelli, ha scelto una forma molto efficace per attirare l’attenzione sul tema siccità che sta colpendo l’Italia.
Durante la seduta in Aula nella mattina del 22 aprile 2023, il deputato di Avs ha portato con sé dei sassi raccolti da lui stesso sul letto del fiume Adige, ormai prosciugato a causa della scarsità di piogge e si ha rivolto il suo discorso a Giorgia Meloni. La sua scelta ha suscitato una forte reazione e ha contribuito a portare l’attenzione sul tema della gestione delle risorse idriche in Italia, proprio nella giornata mondiale dell’acqua.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha replicato ironicamente dicendo che non era stata lei a prosciugare il fiume e che certamente non era Mosè, ecco il video di CorriereTV.
Il diverbio in aula tra Giorgia Meloni e Angelo Bonelli
“Collega Bonelli ho trovato interessanti i suoi sassi dellʼAdige ma credo che non intenda dire che in pochi mesi ho prosciugato io lʼAdige che nemmeno Mosè… io non sono Mosè, la ringrazio per attribuirmi poteri che non ho”.
“Questo – continua Bonelli – per farle capire che oggi la questione della siccità è drammatica nel nostro Paese”. C’è poco da ridere su una questione di questo tipo. È un problema drammatico, e voi proseguite con le vostre politiche energetiche, lei che vuole trasformare l’Italia in un hub del gas per vendere il gas all’estero”. Bonelli si arrabbia: “Continua a ridere la presidente, non c’è problema. Questione di stile. Non c’è peggior cosa che irridere chi parla quando non si condivide, evidentemente non ha alcun argomento per controbattere”.
Il deputato di Verdi e Sinistra finisce il suo intervento, e solo un paio d’ore dopo, la presidente del Consiglio, che lo cita personalmente, replica: “Collega Bonelli, ho trovato molto interessanti i suoi sassi dell’Adige – dice Meloni mentre in Aula si sentono risate – però, insomma, presumo lei non voglia dire che in cinque mesi ho prosciugato io l’Adige. Perché neanche Mosè, ok?”. Quindi deve fare i conti con il fatto che questi problemi, come l’Adige che si prosciuga, sono figli di tutto quello che finora non è stato fatto o è stato fatto di sbagliato”. Perché io non sono Mosè, collega Bonelli, la ringrazio per attribuirmi poteri che non ho, ma non ce li ho e non ho prosciugato io l’Adige”.